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di Michele Liviero

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Una partita di calcio può rappresentare molte cose, ma anche diventare un momento per ricordare una persona speciale e mantenerne viva la memoria.E’ con questo spirito che mercoledi 4 dicembre gli arbitri di calcio della Sezione "G.N. Bertoli" e l'Ordine degli Avvocati di Vicenza hanno organizzato il XIII Memorial "Matteo Peripoli", che ha visto le squadre rappresentative di Arbitri e Avvocati affrontarsi in una gara amichevole disputata al prestigioso Stadio "Gino Cosaro" di Montecchio Maggiore, concesso per l'occasione dell'amministrazione comunale.Matteo, arbitro di calcio e avvocato, prematuramente scomparso nel 2009 a causa di un male incurabile, nonostante la malattia non si è mai tirato indietro, né nel suo percorso di vita (laurea in legge a Padova, praticantato terminato e avvio di quella che sarebbe stata una brilalnte carriera) né nell'arbitraggio, rimanendo sul terreno di gioco fino a quando possibile e partecipando attivamente alle manifestazioni associative.

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La sua tenacia e determinazione a non mollare mai e ad affrontare sempre ogni impegno con il sorriso lo rendono un esempio che Arbitri e Avvocati hanno voluto ricordare nel miglior modo possibile e che gli sarebbe stato gradito: una partita di calcio, una passione (oltre alla musica)  alla quale Matteo aveva sempre dedicato quasi tutto il suo tempo libero.Al di là del risultato finale (6 a 2 per la squadra degli arbitri), la serata si è caratterizzata per la voglia di ricordare Matteo con spirito di allegria e umiltà, virtù che lo hanno sempre contraddistinto nella vita, nel lavoro e nella carriera arbitrale.Dopo la partita, calciatori e tifosi si sono riuniti per una cena in allegria, con una ricca lotteria il cui ricavato è stato donato alla Fondazione di Ricerca Humanitas di Milano, come da desiderio della Mamma e delle Sorelle di Matteo, presenti alla serata.Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente Regionale del CRA Veneto Tarcisio Serena e il vice Presedente dell'Ordine degli Avvocati di Vicenza Alessandra Magnabosco oltre, come detto, alla Famiglia di Matteo.

 


di Giacomo Candoni

 

Lunedì 28 Marzo, la Sezione “G.N.Bertoli” di Vicenza ha ricevuto la gradita visita della delegazione del CRA Veneto composta dal Presidente Giovanni Stevanato, con i componenti Enrico Bazzan, Biagio Carbone e Mario Carrozzini. Dopo i saluti di rito da parte del Presidente Ivano Meneguzzo, le comunicazioni sull’attività sezionale e la presentazione dei quattro nuovi osservatori che domenica hanno brillantemente superato l’esame, attraverso un video ad hoc sono stati presentati gli arbitri e gli osservatori berici in forza al CRA.
La riunione è quindi entrata nel vivo con le parole di Stevanato, che fin dalle prime battute ha sottolineato l’importanza che la sezione di Vicenza riveste per il CRA, ringraziando il Consiglio Sezionale per la disponibilità e la professionalità e per essere “sempre pronto ad accettare con entusiasmo le nostre proposte e a muoversi in prima battuta nell’organizzazione degli eventi regionali”. Stevanato ha inoltre evidenziato come sia importante frequentare l’ambiente della Sezione, in quanto "aiuta a creare un'atmosfera positiva che si riversa poi sui terreni di gioco”.
In questa fase della riunione il Presidente si è rivolto in particolare ai ragazzi del CRA che sono “espressione tecnica e della filosofia del pensare della sezione” e ai giovani, “l’elemento più prezioso, che devono avere però la capacità di ascoltare i suggerimenti dei più esperti”. Il collega della sezione di Mestre ha poi posto in risalto il concetto chiave che sta accompagnando il CRA nel corso di questa stagione: il self-management, “la capacità di gestire i propri impegni, sia a livello per quanto riguarda l’arbitraggio che per quanto concerne la vita privata”.

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Durante il proprio intervento il Presidente ha interagito a più riprese con i presenti, chiedendo ad esempio di definire in una parola cosa sia l’arbitraggio. Soddisfazione e passione sono alcuni dei termini emersi prima di quello chiave:divertimento. Stevanato ha però precisato come per divertirsi sia necessario essere preparati, ovvero “saper accogliere le proposte che giungono dalla Sezione”.                                                                                     Nella parte finale della serata il Presidente ha sottolineato la priorità dell’arbitro sul terreno di gioco: la protezione dei calciatori. 
“L’arbitro - ha detto Stevanato - non deve dimostrare nessuna tolleranza ed agire in maniera decisa, sfruttando il fischietto, il principale strumento di prevenzione”.
Prima di concludere la riunione gli associati hanno anche avuto modo di affinare l’aspetto tecnico, attraverso la visione di alcuni filmati che sono stati analizzati con chiarezza e precisione. La folta platea, che ha apprezzato in modo particolare le tematiche affrontate, ha suggellato l’esposizione con un forte applauso finale. 
La serata è poi proseguita in un ristorante nelle vicinanze, per poter trascorrere con gli ospiti altri momenti associativi in allegria e serenità.                                                                                                                A Giovanni, Enrico, Biagio e Mario un sentito ringraziamento da parte del Presidente Ivano Meneguzzo e del Consiglio Sezionale a nome di tutti gli associati della sezione di Vicenza per i preziosi consigli dispensati durante l’intensa serata e per gli spunti trasmessi con grande passione ed energia.


di Giacomo Candoni

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Venerdì 18 marzo, in occasione dell’ottava RTO stagionale (posticipata a causa dell'emergenza pandemica), la sezione di Vicenza ha ricevuto la gradita visita di Alessandro Bianco, componente del Settore Tecnico, che, attraverso l’ausilio di filmati ricchi di stimoli, ha intrattenuto la giovane e attenta platea fornendo interessanti spunti per una discussione attiva in merito alla regola 12, analizzando nello specifico SPA e DOGSO. Dopo i saluti di rito da parte del Presidente Ivano Meneguzzo, le comunicazioni sull’attività sezionale e l'invito a “tenere duro in questa parte finale di stagione”, la parola è passata a Alessandro Bianco. Il collega della sezione di Mestre ha dato il via alla serata proponendo un ripasso dei concetti di SPA e DOGSO, con l’ausilio di alcune slides dettagliate.
Il momento di spiegazione è stato seguito da una parte più interattiva con la visione di alcuni filmati, a margine della quale sono state poi analizzate con chiarezza e precisione le decisioni, sia tecniche che disciplinari, assunte dall’arbitro, riconducendo ogni singolo evento a quanto previsto a livello regolamentare.
Una serata basata sul dialogo e sul confronto attivo, mirato al coinvolgimento di Arbitri, Assistenti e Osservatori presenti, intervenuti in un dinamico “botta e risposta” con domande ed osservazioni, in un’ottica di solidarietà tecnica circa le situazioni che si possono presentare sul terreno di gioco. “È imprescindibile che fotografiate con precisione l'esatto momento in cui avviene l'infrazione -ha quindi concluso Bianco- per poi essere in grado di adottare il corretto provvedimento disciplinare. È inoltre necessario che riusciate a leggere "in anticipo" le situazioni di gioco; solo così sarete in grado di garantire una prestazione di livello”.

   

 


di Michele Liviero

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Nella serata di lunedì 11 novembre scorso si è svolta l’Assemblea Elettiva della Sezione AIA di Vicenza. Gianantonio Leonforte, candidato unico alla presidenza, ha ottenuto ampi consensi dalla base associativa dei fischietti berici, apprestandosi così a svolgere il suo primo mandato succedendo al Presidente uscente Ivano Meneguzzo. Avvocato del Foro di Vicenza, Gianantonio ha alle spalle una carriera arbitrale e dirigenziale di rilievo: dopo l’esordio nel Calcio a 11 sui campi provinciali e regionali, ha abbracciato il mondo del Calcio a 5, raggiungendo in pochi anni la massima serie nazionale (l’allora CAN 5, commissione nazionale per la Serie B, A2 ed A) dove resta per dieci 10 stagioni sportive sino al giugno 2015, limite massimo di permanenza nel ruolo. Dopo un anno al Settore Tecnico viene nominato componente della CAN 5 dove rimane per 5 stagioni sportive nella squadra dell’allora Commissario Angelo Montesardi.

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Ora si appresta a iniziare questa nuova esperienza dirigenziale: “Mi accingo al nuovo ruolo con senso di responsabilità e rispetto per tutte le componenti coinvolte, in primis verso gli Arbitri e gli Osservatori della nostra Sezione. Il modello operativo per questo mandato è fondato sulle capacità di un Gruppo di Tecnici di assoluto valore che hanno avuto la fortuna ed il merito, partendo dalla provincia, di aver ricoperto ruoli arbitrali a livello nazionale, da direttori di gara e da dirigenti. Daniel Amabile (già fischietto di Serie A e di recente Vice Presidente regionale), Massimo Biasutto (già Assistente di Serie A, Componente CAN D ed ex Presidente regionale), Antonio Barbiero (Nazionale CAN 5 ed ex Presidente di Sezione) ed Enrico Fuin (già Arbitro e poi Osservatore CAN D) rappresentano eccellenze non solo della nostra Sezione, ma del Veneto e dell’intera Associazione Italiana Arbitri. I Vice Presidenti saranno Andrea Scalcon e Paolo Lovato: Arbitri e dirigenti di provata esperienza tecnica e associativa. Saremo al fianco di tutti: dai più giovani che devono poter sognare un futuro da protagonisti, in cui diventare bravi arbitri ma soprattutto crescere come portatori di valori e regole, fino ai più anziani, colonne portanti della Sezione, che con la loro esperienza guideranno le nostre ragazze e i nostri ragazzi nel loro percorso. Cercherò di trasmettere tutto il mio entusiasmo, convinto che insieme progrediremo sotto tutti i punti di vista, sia arbitrali che culturali. Nel corso del quadriennio olimpico vivremo anche la gioia di un compleanno speciale: i 100 anni della Sezione di Vicenza, una delle più antiche e gloriose d’Italia. Abbiamo il compito e la responsabilità di lavorare uniti per giungere al prestigioso appuntamento preparati e consapevoli dell’importanza della nostra Storia”.


di Giacomo Candoni

 

Lunedì 21 Marzo, in occasione della tredicesima RTO, la sezione “G.N. Bertoli” di Vicenza ha ricevuto la gradita visita dell’assistente CAN Domenico Fontemurato della sezione di Roma 2 come ospite estratto dal Comitato Nazionale per la stagione 2021/22. Dopo i saluti di rito da parte del Presidente Ivano Meneguzzo e le comunicazioni sull’attività sezionale, la parola è passata a Alessandro Bianco. Il collega della sezione di Roma 2 ha dato il via alla serata con una frase di Carlo Acutis: “Siate originali e non fotocopie”, evidenziando come bisogna andare orgogliosi del proprio essere arbitri. Nella fase centrale della riunione Fontemurato ha presentato il percorso arbitrale di ognuno come la costruzione di uno stadio importante. Le fondamenta sono i primi terreni di gioco di terra, quelli calcati agli inizi della propria carriera.
Il secondo step da raggiungere sono gli impianti con gli spalti e il campo in erba, mentre l’ultimo gradino è rappresentato dagli stadi che siamo abituati a vedere in televisione. Fontemurato ha sottolineato come, nonostante l’arbitraggio sia uno sport individuale, nel proprio percorso di crescita non si è mai soli.
Gli strumenti principali per migliorare sono la sezione, “una palestra in cui crescere attraverso i consigli di chi è più esperto, un ambiente da vivere fino in fondo”; l’allenamento, fondamentale perché “l’arbitro è un atleta e dunque è importante frequentare i poli, anche perché soffrendo insieme si soffre meno” e la conoscenza del regolamento, ultimo, ma non certamente meno importante, mezzo a disposizione di ogni fischietto.

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Il collega romano ha inoltre messo in risalto come l’arricchimento personale passi attraverso sia esperienze dirette (“è importante fare tesoro dei propri errori”) che indirette, analizzando eventi accaduti ad altri. Fontemurato si è poi soffermato sugli imprevisti che potrebbero ostacolare il nostro percorso, l’importante è comunque “crederci sempre perché i risultati arrivano, è imprescindibile porsi sempre un obiettivo, un traguardo da raggiungere”.
La folta platea, che ha seguito con estrema attenzione i suggerimenti di Domenico, ha poi avuto modo di esporre le proprie domande al collega, pronto a rispondere a tutte le curiosità riguardanti il mondo della CAN e a scattare le classiche foto ricordo con i giovani associati. Dopo aver consegnato un piccolo omaggio a Domenico per la sua presenza ed aver ricevuto in cambio la divisa del collega, la serata si è conclusa con un momento di convivialità in un vicino ristorante.
A Domenico va un sentito ringraziamento da parte del Presidente Ivano Meneguzzo a nome di tutti gli associati della sezione di Vicenza, per la cortese disponibilità e per i preziosi consigli dispensati durante l’intera serata.


di Giacomo Candoni

 

Giovedì 10 marzo, in occasione della dodicesima RTO stagionale, le porte della Sezione di Vicenza si sono aperte per accogliere un ospite illustre: il pugile Luca Rigoldi, campione europeo della categoria supergallo.
La serata è stata introdotta dalle tradizionali comunicazioni associative da parte del Presidente Ivano Meneguzzo che ha fatto anche gli onori di casa, riassunti da un video "ad personam" a presentare la brillante carriera del boxeur di Novoledo. In apertura Rigoldi ha proposto un paragone tra il giudice di un match di pugilato e un arbitro di calcio, evidenziando come anche sul ring il giudice più bravo sia quello meno visibile. Il pugile vicentino, con una frase di Albert Einstein (“Il genio è 1% talento e 99% lavoro”), è poi passato ad introdurre alcuni concetti chiave, da applicare non solo in ambito sportivo, ma anche nella nostra quotidianità. Determinazione, forza di volontà e voglia di arrivare sono solo alcuni dei termini presentati da Rigoldi: la voglia di allenarsi e di alzare sempre un po’ di più l’asticella, “con coscienza e consapevolezza dei propri limiti”, sono aspetti imprescindibili se si vuole “fare strada”. La base, “da costruire con gradualità, perché è necessario avere delle basi solide” è comunque una mentalità vincente. “La mentalità vincente è l’elemento che permette di fare il salto di qualità” ha sottolineato il pugile ed è costituita da due componenti principali: la fiducia nelle proprie capacità e la “fiducia rispetto al fatto che si possa essere vincenti”.

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Rigoldi si è in seguito soffermato anche sul valore che può assumere la sconfitta e sull’importanza dell’educazione al risultato negativo: “Lo spirito vincente può emergere anche nella sconfitta, se ci arrendiamo siamo schiavi del nostro successo, dobbiamo sempre trovare il coraggio di rialzarci”. Nella parte conclusiva della riunione il pugile ha presentato tre strategie peculiari della boxe, ma che si possono e si devono applicare alla vita: capacità di mantenere il controllo (“è importante non farsi intimorire” ha rimarcato Rigoldi), valutare con lucidità i problemi e avere un piano e un’alternativa. La folta platea, che ha seguito con estrema attenzione i suggerimenti di Rigoldi, ha poi avuto modo di esporre le proprie domande al pugile, pronto a rispondere a tutte le curiosità e a scattare le classiche foto ricordo con i giovani associati. A Luca va un sentito ringraziamento da parte del Presidente Ivano Meneguzzo a nome di tutti gli associati della sezione di Vicenza, per la disponibilità dimostrata e per i preziosi consigli dispensati durante l’intera serata.